2016 VERTIGINE
A partire dalla consapevolezza che ognuno di noi vive un qualche senso di spaesamento e di inadeguatezza, vogliamo trasformare questa sensazione in un punto di forza, facendoci aiutare in questa edizione del Festival da artisti, filosofi, funamboli, teologi, psichiatri, alpinisti e poeti.
La parte propriamente culturale del Festival sarà dedicata ai temi della psiche, del sacro, della scienza e del post-umano. La tensione mistica nelle religioni monoteistiche sarà tematizzata dai rappresentanti di ebraismo, islam e cristianesimo che cercheranno di mostrare come non possa esserci tensione al sacro senza alterità. La filosofia ci accompagnerà nei remoti anfratti della “vertigine dell’amore inconfessabile”, attraverso una lezione-spettacolo su Soren Kierkegaard. L’esperienza funambolica, esperienza-limite per eccellenza collegata alla vertigine, sarà il punto di partenza del racconto in prima persona di un grande filosofo-funambolo capace di “camminare nel cielo dentro la vertigine”. Al nodo del rapporto tra scienza ed etica risponderanno un filosofo della scienza e un teologo che si affacceranno “sull’orlo del futuro” per aiutarci a capire il presente.